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Piano di sostenibilità: cos’è e a cosa serve
Piano di sostenibilità: un documento strategico che un numero sempre maggiore di aziende sceglie di preparare, specie tra le imprese di medie e grandi dimensioni. Di cosa si tratta e quali sono le differenze con il bilancio di sostenibilità? Ne parliamo in questo articolo.

Cos’è il piano di sostenibilità
Per spiegare cos’è un piano di sostenibilità con una definizione piuttosto semplice: un piano di sostenibilità è un documento strategico che definisce gli obiettivi e le azioni che un’organizzazione o un’azienda si impegna ad adottare per diventare più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nella gestione delle relazioni. Di conseguenza, parliamo di un importante strumento per affrontare le sfide attuali legate ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle risorse naturali e alla responsabilità sociale delle imprese. Ma quali sono gli elementi di un piano di sostenibilità? Vediamoli insieme:

Obiettivi e strategie.
Un piano di sostenibilità si concentra sugli obiettivi a lungo termine che un’organizzazione vuole raggiungere per diventare più sostenibile. Questi obiettivi possono riguardare la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento delle iniziative per la valorizzazione e il benessere delle risorse umane, un impegno più incisivo per le comunità locali delle aree in cui l’azienda opera. Gli obiettivi, in altri termini, sono traguardi da raggiungere nel medio termine che però non devono restare teorici. Il piano di sostenibilità, infatti, identifica anche le strategie, le risorse e le azioni necessarie per raggiungere tali obiettivi. Ad esempio, per ridurre il proprio impatto ambientale un’impresa potrebbe mettere in atto procedure più stringenti di selezione dei fornitori, oppure scegliere di investire 1 milione di euro in tre anni per l’adozione di nuove tecnologie produttive green.

Pianificazione.
Ogni azione prevista nel piano di sostenibilità, sulla base di un dato obiettivo strategico, deve essere pianificata. Questo vuol dire che deve essere programmata in una sequenza logica, che tenga conto delle risorse disponibili e identifichi una data di attuazione definita.

Misurazione e monitoraggio.
I due punti precedenti hanno una conseguenza precisa: un piano di sostenibilità richiede una rigorosa misurazione e un monitoraggio  attento dei progressi compiuti verso gli obiettivi stabiliti. Per questo, proprio come nel bilancio di sostenibilità, è necessario individuare indicatori di sostenibilità che misurano l’impatto delle azioni intraprese sulle persone, la comunità, l’ambiente e l’azienda stessa. Un monitoraggio regolare serve a valutare l’efficacia delle strategie e delle azioni adottate e ad apportare eventuali correzioni per migliorla.

Partecipazione e coinvolgimento.
Nella preparazione di un piano di sostenibilità è opportuno coinvolgere tutti gli stakeholder più significativi: dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali e investitori. Questo permette di rendere le strategie e le azioni collegate più concrete e in linea con i bisogni e le aspettative di chi entra in contatto con l’impresa. In più, serve a fissare obiettivi realistici, rilevanti, misurabili e raggiungibili.

Qual è invece la differenza tra piano di sostenibilità e bilancio di sostenibilità? Possiamo spiegarlo con un paragone: il report di sostenibilità fotografa la situazione esistente di un’impresa, il piano di sostenibilità indica la direzione e la meta per migliorarla.In altri termini, il bilancio di sostenibilità presenta una panoramica dettagliata e trasparente delle azioni di sostenibilità intraprese, dei risultati ottenuti e degli impatti generati nel corso di un anno. Il piano di sostenibilità, invece, si concentra soprattutto sugli obiettivi futuri e sulle strategie da mettere in atto per raggiungerli.